Orgoglio

Qualche giorno fa sulla metropolitana
ho lasciato un bigliettino,
sopra il quale ho scritto orgoglio.
Un uomo in giacca e cravatta, sulla trentina,
prima di sedersi l’ha preso. L’ha letto.
Ha anche riso.
Orgoglio di che?
e comunque, dio odia i froci.
Caro trentenne,
se il tuo dio esistesse
me lo metterebbe in culo
con tutta la virilità gentilmente concessa
dal suo strap-on di fiducia;
sarebbe donna, uomo,
entrambi o nessuno
dei due –
da nonmonogamo capisco bene
che il tuo dio ha milioni e milioni di partner
e non sempre ha del tempo tutto per te.
Sei geloso, capita a tutti, bellezza.
Ma se il tuo dio esistesse, mi adorerebbe:
la linea tra odio e amore è sottile
come i muri dove c’è
un glory hole.