Senza paura delle macerie

Senza paura delle macerie
ho passato il tempo a frugare
alla ricerca di nulla in particolare
c’era una cesta per le coscienze sporche
e trovandola sorprendentemente piena
mi sono ricordato di quando mi spingevano
affinché le portassi in lavanderia
o all’estero per fuggire dal problema
in una sorta di crumiraggio emotivo
dai bouquet di fiori di plastica
mi sono detto non rassetto la mia stanza
figuriamoci farlo con l’etica.
Tra i calcinacci trovo fototessere
di vecchi nemici pronti a pucciarsi,
biscotti in un tè di memoria
stantìo su comò di polvere e intarsi
con vetrine rotte e sogni di gloria,
con progetti e aspirazioni a scadenza
per spaccare tutto alla fine della storia,
tra fallimenti e volontà d’impotenza
senza più eserciti di pupazzetti
che ne rimuovano l’ultima scoria.
Non rimane molto ma aiuto sopravvissuti
perché possano camminare anche loro –
senza paura delle macerie.